Atalanta, Gosens fuori controllo: “Italiani invidiosi”
Robin Gosens, terzino dell’Atalanta, ha parlato nel corso di un’intervista concessa alla Bild per fare i complimenti alla Federcalcio tedesca per essere riuscita a rimettere in moto il campionato
Allenamenti? «È stato bello ritrovarsi, bello vedere le acconciature dei compagni: i parrucchieri non hanno aperto e alcuni si sono fatti tagliare i capelli dalle loro compagne, e si vede… Altri invece non hanno voluto rischiare e si è visto il risultato…».
Bundesliga? «E io alle 15,30 guarderò Borussia Dortmund-Schalke 04. Non si può che togliersi il cappello nel vedere come la DFL sia riuscita in poco tempo a far ripartire tutto il campionato. Qui in Italia c’è un po’ di invidia, perché tutti noi vogliamo tornare in campo. Questa ipotesi in Italia è ancora lontana, in Germania stanno già ricominciando. Anche se giocare a porte chiuse non può essere mai la stessa cosa».
Nazionale? «La DFB in questo momento ha certamente altri problemi da risolvere, ma appena si riprenderà a giocare spero di centrare anche questo traguardo. Penso di esser stato molto vicino alla chiamata prima dello stop: vorrei davvero che questo sogno diventasse presto realtà».
Olanda? «Sono cresciuto a 500 metri dal confine olandese, ho la doppia cittadinanza e anche con l’Olanda ho un legame emotivo. Nel mio petto battono due cuori. La mia decisione non sarebbe così scontata: se il c.t. olandese Ronald Koeman mi chiamasse per primo, non saprei cosa potrei rispondere».
Lingua? «Quella sera Gasperini non usò un linguaggio segreto per evitare di farsi ascoltare, nel silenzio a Valencia ci siamo fidati della lingua diversa. Ma se giocare così diventerà un’abitudine, immagino che ci inventeremo qualcosa. Che senso ha se l’allenatore cambia qualcosa e tutti sentono cosa ha detto».