Serie A: il campionato potrebbe non finire, ecco perchè

Serie A: il campionato potrebbe non finire, ecco perchè

Serie A e Coronavirus, l’emergenza continua. Nonostante la decisione dei club di scendere in campo a porte chiuse in questo fine settimana e per un mese, il proseguio del campionato di Serie A resta a forte rischio. Per ora sono previste tre giornate a porte chiuse. Si riparte dalla 26ª giornata con i recuperi dello scorso turno: Juve-Inter, domenica sera. Poi dovrà essere recuperata anche la 25esima giornata e si andrà avanti ad oltranza.

Tuttavia, questo potrebbe non bastare. Come riportato dal Corriere della Sera, il rischio che la massima serie si blocchi continua ad aleggiare.

Il motivo? Cosa succederebbe se uno tra gli oltre 600 giocatori in rosa nelle venti squadre di Serie A contrasse il virus?

Ma non solo, basterebbe anche uno tra i mille professionisti che a vario titolo lavorano a contatto con le squadre o uno dei circa 30 arbitri impegnati fin qui, o anche solo uno dei loro familiari a mettere intere squadre in quarantena e bloccare tutto.

Come successo ai giocatori della Pianese o della Juventus Under 23: tutti i giocatori sono andati in quarantena e vengono tenuti sotto controllo. Per questo potrebbe fermarsi tutto.

Ultime Serie A: conferme dall’Udinese

Le prime conferme arrivano anche dai massimi dirigenti dei club, soprattutto da Udinese dove Pierpaolo Marino, direttore sportivo dell’Udinese, ha parlato dell’emergenza a Radio Sportiva.

“Fatico a credere che questo campionato si possa concludere regolarmente: gli scenari sono imprevedibili, ci dobbiamo preparare anche a ipotesi peggiori. Stiamo entrando in un brutto percorso, come nei film apocalittici, che ci può vedere protagonisti: il governo prima o poi potrebbe sospendere tutto come in Cina”.

 

Ipotesi confermata anche da Franco Soldati, , presidente dell’Udinese, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss:

“L’emergenza è importante e non riguarda solo l’Italia. Bisogna salvaguardare la salute dei nostri tifosi e arginare una delle più grandi sciagure”.

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