Cassano: “Bielsa il mio allenatore preferito, il motivo”

Cassano: “Bielsa il mio allenatore preferito, il motivo”

Antonio Cassano, ex attaccante dell’Inter e da ieri direttore sportivo, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport:

“Goal all’Inter? Lo guardo praticamente ogni giorno. Nel calcio sono stato molto fortunato. Volevo giocare in Serie A e l’ho fatto. Sognavo la Nazionale e ho fatto Europeo e Mondiale. Volevo indossare la maglia del club più famoso del mondo, il Real, e ce l’ho fatta. Scudetto? Vince l’Inter. Conte farà di tutto per spezzare il dominio della Juve ma ha bisogno di rinforzi”.

Antonio Cassano ha parlato del suo nuovo ruolo e dell’allenatore che vorrebbe:

 “Vorrei trovare un presidente che mi dia fiducia e piena autonomia nelle scelte. I calciatori vanno studiati e visti dal vivo più volte. A me piacciono quelli di qualità. Allenatore? Cercherei di prendere uno più pazzo di me: Bielsa. Altri due che stimo molto sono Nagelsmann del Lipsia e Rose del Borussia Mönchengladbach. Al corso i docenti erano tutti bravi, ma Ausilio è il numero uno e un punto di riferimento. Sabatini è geniale, parla di calcio sempre in termini di qualità”.

Cassano sul gol all’Inter di 20 anni fa:

“Da quel giorno, il 18 dicembre 1999, sono diventato ricco, famoso e bello. Ricordo il lancio di Perrotta. Il più bello, forse l’unico azzeccato nella sua carriera. Pallone portato avanti col tacco destro: e quello è stato il difficile, condurre avanti la palla senza perdere velocità. Poi in dribbling salto Blanc e Panucci e infilo Ferron. E ho una certezza: è stato il gol più bello degli ultimi venti anni di Serie A. Lo guardo praticamente ogni giorno, anche con i miei figli. E a loro dico: “Lì è cambiata la vita del vostro papà”. Dissi che fu un gesto tecnico normale? Vero, in allenamento ma anche per strada ne avevo fatti di più belli. Ho incontrato Ferron a Coverciano. Mi ha detto: “Ma lo sai che per quel gol sono stato rimproverato a lungo dai miei compagni dell’Inter. Mi dicevano che avrei potuto parare il tiro”. Io gli ho detto che nessuno avrebbe potuto fermarmi”.

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