Juventus, Sarri: “Non è vero che non c’è collaborazione”

Notizie Juventus, Sarri: “Non è vero che non c’è collaborazione”

Maurizio Sarri, tecnico della Juventus, ha parlato in conferenza stampa:

SARRI – “Parlare del bisogno di una maggiore collaborazione nei confronti dell’allenatore sarebbe come dire che fino a ora non c’è stata, questo è un’offesa alla professionalità dei giocatori. Se si parla di fiducia nel gioco, è un altro tipo di discorso. A volte riusciamo a fare quello che vorremmo fare, a volte no. Se mi dite che era rivolto solo a questo e non all’atteggiamento dei ragazzi lo accetto e basta”.

BERNARDESCHI – “Da mezz’ala può essere un’opzione, ma poi non avrei soluzioni per il ruolo di trequartista”.

LAZIO – “Primo tempo della partita di Roma è stato un primo tempo in cui mi sono molto riconosciuto nella squadra”.

ESPERIMENTI – “Abbiamo provato giocatori in ruoli diversi, vedremo domani. Abbiamo due centrocampisti di ruolo, che sono due sinistri, anche se Rabiot nella pre-season ha dimostrato di trovarsi a suo agio anche a destra”.

GUARDIOLA – “Ha detto che il City non è al livello di Juve e Barcellona? Allora sono peggiorati molto quest’anno, perché nella scorsa stagione a me è sembrata essere la migliore squadra d’Europa”

BAYER – “La prima volta che sono stato contattato dalla società ho chiesto perché avessero fatto solo 3 punti nelle ultime 6 partite, non volevo accettare l’idea che il campionato fosse già vinto. Quindi domani mi attendo una risposta seria e importante sul nostro livello di mentalità, voglio la capacità di fare una partita di grandissimo livello senza apparentemente un obiettivo materiale. Dico apparentemente perché non ci sono partite che non contano”.

RABIOT – “Rabiot regista? E Pjanic? Mezzala? Te la senti? (chiede a Miralem) L’accelerazione da mezz’ala…però… Rabiot viene da un infortunio, deve solo riabituarsi a giocare. Domani farà uno spezzone, quanto lungo lo dirà la sua condizione attuale”.

STRISCIA POSITIVA – “Aspetta che mi tocco… (ride). Ho letto che la striscia più lunga di un allenatore in Europa è di 22, io sono a 21, quindi se domani i ragazzi non fanno risultato li ammazzo. Ovviamente quella che ricordo con più gioia è la finale di Europa League vinta, spero che la striscia sia talmente lunga che ce ne sia una ancora più importante”.

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