Inter, Guidolin: “Sanchez in allenamento? Lavoratore, umile e generoso”

Notizie Inter, Guidolin: “Sanchez in allenamento? Lavoratore, umile e generoso”

Ultime Inter | Francesco Guidolin, ex allenatore dell’Udinese, ha parlato alla Gazzetta dello Sport del colpo Sanchez:

«Ho un ricordo bellissimo di lui anche perché quella stagione, insieme alla successiva, furono strepitose per l’Udinese. Alexis segnò 12 gol e servì 10 assist formando una coppia devastante con Totò Di Natale, il suo contributo per arrivare quarti fu determinante. Sanchez avevo avuto modo di vederlo in tv e dal vivo da avversario nel campionato precedente quando ero a Parma. Si intuiva e si notava che era promettente, che aveva delle doti, però non era ancora esploso. Quando l’ho conosciuto a Udine e ho potuto lavorarci quotidianamente, ho intuito che doveva giocare in un ruolo diverso, da numero dieci e non da attaccante esterno. Lui trequartista-seconda punta dietro a Di Natale che aveva il 10 come numero di maglia, ma giocava da numero nove. In quel ruolo Sanchez era più nel vivo del gioco, poteva svariare ed esprimere al meglio le sue doti. Direi che è andata bene, a noi come squadra, ma pure ad Alexis».

Fuori dal campo ?

«Un bravissimo uomo. Lo descrivo con tre parole: lavoratore, umile e generoso . 9 anni fa Sanchez era un ragazzo con molto talento e aveva grande fame, voglia di emergere, ma ovviamente gli mancava l’esperienza che ha accumulato poi con il Barcellona di Guardiola e l’Arsenal di Wenger, dove si è espresso al top. Ci siamo incontrati una volta all’Emirates e abbiamo chiacchierato. L’ho seguito spesso e non capisco cosa non abbia funzionato al Manchester United. Pensavo che avrebbe continuato la sua crescita, che all’Old Trafford avrebbe fatto un ulteriore step, invece si è fermato. Ma ripeto, non conosco il motivo, so solo che non ho visto il Sanchez che tutti conoscevamo».

Juventus, Napoli e Inter?

«Dovessi dire le prime tre a fine campionato, sì, direi loro, però può succedere di tutto, siamo all’inizio. E secondo me le due romane sono forti, possono provare a inserirsi: la Lazio ha un organico che può dare continuità al percorso e al progetto creato dalla società negli anni scorsi, la Roma si è rinforzata e ha una grande rosa».

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