Inter, Lukaku: “Sono cresciuti in circostanze difficili, le sfide mi rendono migliori”
Notizie Inter Lukaku | Romelu Lukaku, nuovo attaccante dell’Inter, ha parlato della sua vita fuori dal campo nel corso di un’intervista concessa a T-Online.
Il calciatore è intervenuto in occasione dell’inizio della Bundesliga l’attaccante. Il belga ha svelato alcuni retroscena sulla sua infanzia.
“Parlare in tedesco mi sembra eccessivo. L’ho imparato a scuola ma non ero molto bravo. È molto simile all’olandese, quindi capisco molto poco. Che parole ricordo? “Ciao”, “Va bene” e “Sono Romelu Lukaku e ho 26 anni”.
Lukaku ha parlato della sua amicizia con Witsel nata da ragazzino ma non proseguita sul campo se non in Nazionale:
“Axel Wtisel è uno dei miei migliori amici e ci parliamo quasi ogni settimana. È un peccato che non abbia vinto il campionato tedesco la scorsa stagione (col Borussia Dortmund ndr.), ma è un giocatore ambizioso e concentrato sulla conquista del titolo. Col Belgio vogliamo sicuramente fare meglio rispetto ai Mondiali del 2018 (il Belgio è stato eliminato in semifinale dalla Francia ndr.). Ma vogliamo che sia un processo graduale, passo dopo passo e con coerenza. E dobbiamo dimostrare ai nuovi talenti che giocare per il Belgio non è una cosa da poco”.
Lukaku sulla sua infanzia complicata e sul suo sogno di giocare a calcio:
”Sono cresciuto in circostanze difficili (ha raccontato spesso delle difficoltà economiche della famiglia ndr.), ma anche quello ha avuto i suoi aspetti positivi. Non penso di essere l’unico cresciuto in una situazione del genere. E questo mi dà una forte mentalità. Non mi interessa cosa pensano gli altri di me, io continuo a fare del mio meglio. L’unica cosa che odio è la gente che manca di rispetto. Guardando indietro, apprezzo anche le sfide più brutte che ho dovuto affrontare, perché mi hanno reso la persona che sono oggi”.