“Solo Chiellini è più forte di me”. Può finire al Manchester

“Solo Chiellini è più forte di me”. Può finire al Manchester

Dalla strada al Manchester United. Strano destino quello di Armando Izzo.

Come riportato dal Corriere dello Sport, che ha intervistato il calciatore, per comprendere la sua soddisfazione per la stagione appena conclusa con il Toro e l’orgoglio per essere entrato stabilmente nel giro azzurro e per essere finito tra gli obiettivi di mercato dei club della Premier, bisogna ricordare che la vita ha spesso puntato e dribblato Armando, non senza lasciarlo a terra.

Il centrale non si è mai arreso e da quelle scarpette regalate da Mazzarri quando a Napoli era una ragazzi, oggi riparte per conquistare l’Europa. Così Izzo al Corriere.

FLORENCE, ITALY – JUNE 03: Armando Izzo of Italy (C) react during a Italy training session at Centro Tecnico Federale di Coverciano on June 3, 2019 in Florence, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Interesse del Manchester United, Arsenal ed Everton?

«Intanto sono contento, a tutti piace essere corteggiato. Ho altri 4 anni di contratto con il Torino, ho voglia di arrivare e di dimostrare il mio valore: non mi piace che si dica semplicemente che sono un buon giocatore, valgo di più. Tra i difensori italiani, a parte Chiellini, non vedo altri più forti e determinati di me. Io sono onorato di indossare la maglia granata e sputerò sangue fino all’ultimo giorno in cui la vestirò».

Miglior stagione? «Sì, è stato un anno molto bello per me e per il Torino. Io ho raggiunto un livello alto: ho fatto il mio lavoro di difensore e ci ho aggiunto 4 gol e 2 assist giocando 37 gare su 38. Ora speriamo nel ripescaggio in Europa League, anche se in questo caso andremmo in ritiro il 4 luglio. Sarebbe un premio per i nostri tifosi, che sono fantastici. Mi sento più responsabile in campo e fuori. Devo migliorare ancora nell’uno contro uno, ma sono bravo a leggere le situazioni: una delle qualità più importanti nel calcio moderno. Sono molto autocritico, se gioco male riguardo subito la partita e ascolto il giudizio di Fabio e Alessandro, due amici che sono come fratelli». 

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