4-0 Liverpool: tutto merito di un 14enne, ora è l’idolo dei tifosi!

4-0 Liverpool: tutto merito di un 14enne, ora è l’idolo dei tifosi!

Liverpool-Barcellona 4-0: il gol è merito di un piccolo “tifoso”. Non solo, Klopp, Wijnaldum o Origi. In Inghilterra tutti stanno festeggiano un giovane raccattapalle.

C’è anche lui nella lista dei protagonisti della gara di ieri sera. L’episodio, infatti, è stato fondamentale per portare i Reds in finale di Champions League. Protagonista il giovanissimo Oakley Cannonier. Sconosciuto per un motivo: è un raccattapalle.

Facente parte delle giovanili del Liverpool, Cannonier in queste ore è diventato un fenomeno sui social grazie al pallone servito ad Alexander-Arnold per il 4-0 definitivo. Più lesto di tutti, ha evitato che i giocatori del Barcellona si accorgessero della scena.

Cannonier è riuscito a servire Alexander-Arnold immediatamente, permettendo al giocatore inglese il cross per Origi.

L’attaccante belga ha regalato la qualificazione diventando l’idolo della notte inglese con la personale doppietta che ha sancito l’eliminazione del Barcellona e il ritorno del Liverpool in finale di Champions League.

Il 14enne è stato ringraziato dai fans del Liverpool attraverso i social.

Il giovane tifoso ha colpito anche una celebrità assoluta dei Reds come Graeme Souness. L’ex centrocampista, che con la squadra inglese ha conquistato tre Champions League tra anni ’70 e ’80, ha infatti evidenziato di voler trovare assolutamente un biglietto per la finalissima di Madrid al giovane Cannonier che a questo punto merita di vedere la partita da vicino, ancora una volta.

Tra l’altro c’è anche un’ulteriore nota. In Premier il sistema di raccattapalle non è utilizzato. C’è un solo pallone. Solo in caso di diversa segnalazione del direttori di gara si procede al cambio. In Champions è tutto diverso. Carl Lancaster, numero uno dell’accademia del club, aveva chiesto ai ragazzi di servire i palloni il prima possibile, consapevole delle possibili perdite di tempo. Cannonier è stato lesto, capendo subito l’occasione a disposizione della sua squadra. Nessuno schema studiato o altro, solo un colpo di testa del ragazzo e del terzino (passato in pochi anni da bordo campo a titolare della squadra).

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