Conte: “Non andrà ad allenare la Roma”

Antonio Conte svela: “Niente Roma”

Ultime AS Roma | Antonio Conte, ex ct della Nazionale, ha svelato il suo futuro alla Gazzetta dello Sport. L’ex allenatore del Chelsea, intervistato da Veltroni, ha aperto ad un ritorno in Italia ma solo a determinate condizioni:

«Mi sono innamorato di Roma frequentandola nei due anni in cui sono stato c.t. della Nazionale. All’Olimpico senti la passione da parte di questo popolo che vive il calcio con un’intensità particolare, che per la Roma va fuori di testa. Che vive “per la Roma”. Un ambiente molto passionale, che ti avvolge. Oggi le condizioni non ci sono ma penso un giorno, prima o poi, io andrò ad allenare la Roma».

Dunque niente Roma per l’ex ct che in ogni caso resta nel mirino di Juventus, Inter e Milan. Le prime due sono le società più vicine ad ingaggiarlo ma dovranno risolvere i contratti in piedi con i loro tecnici.

«Juventus? È stata l’unica volta in cui mi sono proposto a una squadra.Mi sono proposto ad Andrea Agnelli. Avevo fatto bene a Bari. A Siena stavo per vincere il campionato di B. Un collega, Silvio Baldini, mi dice “Antonio, vuoi allenare la Juve? Devi fare come Guardiola, che si è presentato al presidente del Barcellona per chiedergli la squadra. Parla con Agnelli”. Io pensai fosse matto, però l’idea mi restò in testa. Alla fine feci un lungo colloquio con Andrea. Gli dissi: “Il calcio di oggi si gioca con intensità. C’è la possibilità di entrare subito in Champions, ma bisogna riportare determinati valori.Il primo, per me, è il senso di appartenenza. Il giocatore non si deve mai sentire di passaggio, deve pensare di poter scrivere la storia della sua squadra”. Ho fatto questo discorso ad Andrea, uomo di vedute coraggiose. Ero entrato con zero chance. Uscii che le mie quotazioni si erano alzate…».

Conte sul passato e sul futuro

«L’esperienza che ho fatto all’estero mi ha reso più forte e completo. La consiglierei a qualsiasi allenatore italiano. Ho un problema: la vittoria. Che sento come l’obiettivo del mio lavoro.

Inter e Milan? Vale per qualsiasi squadra. Io devo avere la percezione di poter battere chiunque. Devo sentire che vincere è possibile. Altrimenti, senza problemi, posso continuare a restare fermo».

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