Serie A: Fabbri fermo per 3 settimane, Rizzoli si scusa

Serie A: Fabbri come Abisso, fermo per 3 settimane, Rizzoli si scusa

Fabbri “fuori rosa”. Potremmo definirla così. Come riportato dal Corriere della Sera, il designatore arbitrale Rizzoli ed il presidente dell’AIA Nicchi avrebbero deciso di sospendere Fabbri per tre settimane.

Difficile dare un senso all’arbitraggio di Fabbri in Juventus-Milan, ma la Gazzetta questa mattina in edicola fa una riflessione. Sarebbe bello se anche gli arbitri spiegassero le loro scelte.

Questo non cancellerebe gli errori, ma ci si potrebbe provare. Aiuterebbe a rasserenare gli animi. A partire da suo, probabilmente.

Tuttavia il sostegno pubblico non risparmierebbe al fischietto  l’inevitabile stop cui dovrebbe andare incontro però alleggerirebbe il peso delle polemiche. Abisso, dopo il famigerato Fiorentina-Inter, fu lasciato solo. Rocchi (con Fabbri, che era al Var), dopo Roma-Inter, fu sconfessato da Marcello Nicchi. E le dichiarazioni del presidente dell’Aia, in quella circostanza, aprirono una crepa nei rapporti tra componente politica e organi tecnici dell’Associazione italiana arbitri.

Ultime Milan: il protocollo

Ad essere infranto in Juventus-Milan non è stato però il protocollo. Il famigerato «Protocollo Var», l’ombrello che dovrebbe  difendere gli arbitri, non funziona. Il motivo? SEcondo Gazzetta la troppa discrezionalità.

ROME, ITALY – AUGUST 27: The referee Michael Fabbri gestures during the Serie A match between AS Roma and Atalanta BC at Stadio Olimpico on August 27, 2018 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il problema sta tutto nell’eccessiva discrezionalità di cui dispongono gli arbitri, diretta conseguenza di come è scritto il protocollo. Il «chiaro ed evidente errore» che dovrebbe innescare le uniche «on field review» tollerate dal regolamento, lascia in realtà un margine troppo ampio. Basterebbe passare da «chiaro ed evidente» a «possibile errore». In questo modo si lascerebbe la decisione finale all’arbitro, ma eviteremmo che vada a rivedere l’episodio al monitor solo se è convinto di aver commesso un errore, e non se ha il sospetto.

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