Juventus, Paratici: “E’ vero, stavo per prendere Lewandowski”

Juventus, Paratici: “E’ vero, stavo per prendere Lewandowski”

Juventus Paratici Lewandoki | Fabio Paratici, direttore dell’area Sport della Juventus, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a Prosto w Szczenę’.

Il ds ha parlato al programma polacco condotto da Wojciech Szczesny. Ecco le parole del dirigente bianconero.

UDINE, ITALY – OCTOBER 06: Fabio Paratici general manager of Juventus looks on before the Serie A match between Udinese and Juventus at Stadio Friuli on October 6, 2018 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

“Szczesny lo conosco da tanto tempo, è stato un talento dall’Under 16 all’Under 17. Il processo è facile: non mi piace avere tanti scouts, ne abbiamo solo 3 e un capo nella prima squadra. Quando tu senti tante persone, è difficile scegliere di chi fidarsi. Ho tre persone, ho fiducia in loro e quando mi dicono qualcosa io controllo, ma so bene cosa mi vogliono dire. Seguiamo tanti giocatori nell’est Europa, li seguiamo nelle grandi competizioni. È il nostro lavoro, tutti nelle Nazionali. Quando ero alla Sampdoria era più facile, alla Juve è più difficile imporsi. Per questo li diamo in prestito e vediamo se possono rientrare”.

Poi Paratici ha svelato un retroscena di mercato che risaliva ai tempi della Sampdoria e al colpo sfumato Lewandoswki.

“Lewandowski? Lo volevano Genoa e Sampdoria. La scelta era tra Blaszczykowski e Lewa. Alla fine vollero andare al Borussia, anche per una questione di lingua. Si vedeva fosse un ‘top’. A Dortmund è cresciuto tantissimo in un anno. In Italia i difensori sono sempre top. In Polonia invece lo sono i portieri. In Francia tanti centrocampisti forti”.

La simpatici intervista ha poi riportato alcuni temi di calcio internazionale.

“Gli esterni sempre in Brasile, quelli avanzati sono olandesi. È la scuola che definisce i giocatori, dipende anche dallo stile di calcio. In Brasile fino a 20 anni fa non c’era un portiere di grossa statura, poi sono usciti Ederson, Alisson, Dida.

Il ruolo più difficile da scovare è quello del difensore centrale”.

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