Nainggolan: “E’ vero fumo e mia sorella è gay”

Inter, Nainggolan: “E’ vero fumo e mia sorella è gay”

Radja Nainggolan, centrocampista dell’Inter, ha parlato nel corso di un’itervista concessa a France Football.

Il belga è stato uno dei migliori colpi dell’ultimo mercato quando ha lasciato la Roma per trasferirsi all’Inter. A Milano lo hanno già conosciuto e apprezzato anche per come si comporta fuori dal campo.

BOLOGNA, ITALY – SEPTEMBER 01:Radja Nainggolan of FC Internazionale reacts during the serie A match between Bologna FC and FC Internazionale at Stadio Renato Dall’Ara on September 1, 2018 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Il calciatore ha parlato della sua vita, tra un’infanzia difficile e il mondo del calcio, con culture diverse da mettere insieme (belga, indonesiana e italiana). L’ex giallorosso ha parlato anche della sua fama da “bad boy” che gli è stata appiccicata addosso e ha parlato del suo modo di vivere:

“Non sono un bad boy come vengo etichettato. Non ragiono come un calciatore o un personaggio pubblico. Posso camminare nei peggiori quartieri e vivere normalmente. Posso accettare i favori che si fanno ai giocatori, ma non è qualcosa che cerco. 

Sono una persona normale e vado al supermercato. Bevo o fumo senza nascondermi. Anche un calciatore può fumare anche se non fa un lavoro normale. Se ti nascondi per una cosa così vuol dire che ne nascondi altre. Non è il mio modo di vivere”.

Il centrocampista dell’Inter, le cui dichiazioni saranno domani in edicola sul giornale francese, ha raccontato la sua infanzia difficile e del suo percorso di crescita:

“Sono orgolgioso origini anche se non è stato facile. Anche per via di mio padre. Gli ho dato una seconda possibilità quando sono andato in Indonesia ma le cose non sono andate bene.

Non ho molto di indonesiano, ma non rinnego le mie origini. Mi sento più originario di Anversa e italiano come giocatore da un punto di vista tecnico e tattico”.

Nainggolan non si considera un fuoriclasse e ha parlato del suo modo di giocare in campo. Si reputa un buon calciatore nonostante sia stato per anni al centro del progetto del Belgio anche se non è stato convocato per i Mondiali:

“Ho molte qualità ma non eccello in nessuna. Il mio stile però mi permette di lottare per i miei compagni”.

Molto importante il passaggio sulla sua famiglia, modesta, ma che gli ha insegnato il sacrificio e la passione:

“Faccio di tutto per la mia famiglia. È una grossa responsabilità ma mi ispiro a mia mamma Lizi, mancata qualche anno fa. È stata la persona più importante della mia vita. Non aveva nulla ma mi ha dato tutto facendo molti sacrifici”.

Infine il calciatore nerazzurro si è soffermato sull’omosessualità della sorella gemella, Riana, e del suo stile di vita.

“Mia sorella gemella è omosessuale ed è molto felice così, quindi lo sono anch’io. Il futuro e la felicità di una persona non possono essere decretati da qualcun altro. Io accetto tutti, è il mio modo di vedere le cose”.

 

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