Milan, il fratello di Conte smentisce contatti: “Non ho sentito nessuno”

Milan, il fratello di Conte smentisce contatti con i rossoneri e con il Real

Milan, niente Antonio Conte. Dopo l’esonero del luglio scorso, il tecnico Antonio Conte continua ad essere accostato a tante big. Il quarantanovenne tecnico salentino, licenziato dal Chelsea, è ora libero di scegliere la sua prossima destinazione senza nessun vincolo con il club londinese. L’ex Juventus, infatti, deve ancora percepire la buonauscita dal club di Londra e per questo è ancora bloccato dalla battaglia legale in corso.

Tuttavia nonostante le tante voci l’allenanatore non ha ancora trovato una panchina. Accostato a Milan e Real Madrid, la trattativa però non è ancor andata a buon fine inazitutto perchè le due panchine sono in questo momento ancora occupate.

Per Rino Gattuso e Julen Lopetegui, le prossime partite con Sampdoria e Barcellona potrebbero essere decisive dati i risultati delle ultime partite.

Entrami gli allenatori, infatti, rischiano l’esonero. Le alternative a Conte sono a Milano Roberto Donadoni e a Madrid gli ex Guti e Solari.

Le parole del fratello e agente

A spegnere le voci di un imminente ritorno in panchina, infatti, ci ha pensato il fratello/agente dell’ex ct:

 “Antonio in questi giorni è in vacanza in Egitto ed io non ho ricevuto chiamate importanti – ha spiegato Daniele Conte – Non ci sono stati contatti né con il Real Madrid né con il Milan. Tengo a precisare, a questo proposito, che sono il suo unico rappresentante. Allo stesso modo preciso che mio fratello non ha più vincoli con il Chelsea dopo il licenziamento di luglio. Ora aspettiamo l’esito della causa: gli avvocati sono al lavoro”.

In attesa di capire quale sarà la scelta di Conte, che dovrà decidere da dove ripartire, continua dunque la battaglia legale con la dirigenza del Chelsea.

Il club londinese, infatti, è colpevole, secondo l’allenatore, di aver comunicato troppo tardi il licenziamento, di avergli impedito di trovare un’altra panchina e di averlo costretto ad un lungo periodo d’inattività. Per questa ragione Conte chiede il pagamento dell’ultimo anno di stipendio.

 

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