Belgio, scoppia il caso Calciopoli nella Jupiler League

Belgio, scoppia la nuova Calciopoli

Belgio, Calciopoli sta arrivando. Il calcio belga sta vivendo le ore più buie della sua storia. Il massimo campionato, infatti,  è stato colpito nelle ultime ore da una bufera mediatica senza eguali.

Alla base del terremoto sportivo c’è un’inchiesta della magistratura che sta indagando su un giro di partite truccate e su alcuni reati molto gravi come il riciclaggio e la corruzione.

Tutto è cominciato nel 2017, quando l’indagine ha avuto inizio. L’inchiesta tuttavia è venuta definitivamente alla luce sono oggi con il concretizzarsi degli arresti e le perquisizioni ordinate dal giudice e portate a termine nelle ultime ore.

Le società coinvolte sono tantissimi e molto importanti: Anderlecht, Standard Liegi, Club Bruges, Genk, Gent tra le altri. Tutti i club sono stati oggi oggetti di perquisizione così come Lokeren, Mechelen, Oostende e Kortrijk. La richiesta del giudice istruttore, non si sarebbe inoltre fermata al Belgio ma avrebbe anche coinvolto 13 club tra Francia, Lussemburgo, Cipro, Montenegro, Serbia e Macedonia.

I nomi

Tra i nomi coinvolti nell’inchiesta che abbraccia tuta la Jupiler League (nel mirino per alcune commissioni mai dichiarate al fisco), ci sarebbero Herman Van Holsbeeck, ex dirigente dell’Anderlecht, l’attuale allenatore del Club Bruges, Ivan Leko, e gli arbitri Bart Vertenten e Sébastien Delferière: tutti arrestati e pronti ad essere interrogati dal giudice.

Secondo l’agenza di stampa AFP, anche il noto procuratore Mogi Bayat, ex manager dello Sporting Charleroi, sarebbe bloccato dalla polizia fiamminga presso il domicilio. Particolarmente spaventato della situazione si è dichiarato Pierre François: “C’è molta preoccupazione per l’immagine del nostro calcio – ha dichiarato l’amministratore delegato della federcalcio belga – Personalmente non sono a conoscenza di nulla. Sto aspettando di avere maggiori elementi a riguardo prima di aggiungere altro”.

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