Napoli, il San Paolo a rischio squalifica
San Paolo, prima la festa poi la paura per la squalifica. Una vittoria ieri in Champions League che rischia di essere rovinata.
Dopo la gara di ieri contro il Liverpool, infatti, la Uefa ha aperto ufficialmente un procedimento nei confronti del club azzurro per le intemperanze dei tifosi avvenute nel corso della gara di Champions contro i Reds.
A spingere la Federazione ad indagare sull’impianto partenopeo il lancio di fumogeni dal settore di Curva A verso la zona dello stadio occupata dai supporters del Liverpool. Come sottolineato ieri anche da Alessandro Antinelli in telecronaca, uno di questi ha colpito il settore anche se per fortuna si è fermato sulla rete di contenimento.
Inolte c’è anche un altro dettaglio che non è passato inosservato: l’occupazione delle scale sulle gradinate della struttura da parte degli spettatori. A differenza della Serie A la Uefa è molto attenta al regolamento e alla sicurezza durante le gare. Se in Italia spesso i commissari tendono a chiudere un occhio, in Europa questo difficilmemente accade.
Napoli, San Paolo chiuso con il PSG?
Cosa rischia il Napoli? Il caso sarà discusso il prossimo 18 ottobre insieme alle posizioni del Paris Saint-Germain (lancio di fumogeni e incidenti tra tifosi) e della Stella Rossa (incidenti tra tifosi e cori offensivi). Lo stadio San Paolo, che già disputa le gare in deroga alle norme UEFA, era già sotto diffida e per questa ragione potrebbe essere chiuso.
Se prevarrà la linea della severità e dell’intransigenza allora il rischio è che lo stadio resti vuoto contro il Psg di Cavani: il rischio è concreto ma il Napoli potrebbe anche cavarsela con una forte ammenda.
Questo inoltre non è il primo episodio per gli azzurri. Scene del genere furono già vissute (sempre di Champions) con Real Madrid del 2017: allora alla società campana venne inflitta un’ammenda di 38mila euro proprio per lancio di oggetti e petardi e per l’occupazione delle scalinate.