Australia-Perù, la favola di Guerrero e le lacrime sugli spalti

Australia-Perù è stata l’ultima gara del Gruppo C, giocata in contemporanea a Danimarca-Francia. I transalpini vincono il girone, a seguire si qualificano proprio i danesi: un match scialbo e povero di emozioni, a differenza dell’altra gara. Australia e Perù hanno saputo dare spettacolo: in particolare i sud americani hanno dimostrato di voler onorare la competizione, nonostante fossero già matematicamente eliminati. Zero punti prima di oggi, per la nazionale che mancava ai Mondiali dal lontano 1982. Una Coppa del Mondo cara a noi italiani: il terzo trionfo azzurro, allora fu in Spagna. I tifosi, volati fino in Russia, non hanno trattenuto le lacrime sugli spalti. Il sogno era grande, resta soltanto l’ottima prestazione (e la vittoria) nell’ultima partita a disposizione.

L’uomo copertina

Il primo gol è stato firmato dal peruviano André Carrillo dopo meno di venti minuti. Il raddoppio è stato firmato dall’uomo più atteso: Paolo Guerrero. L’attaccante ha rischiato di non esserci in questa Coppa del Mondo a causa di una squalifica per doping. La sanzione è stata poi revocata in attesa del giudizio finale: tutti si sono mossi affinché la Fifa gli permettesse di essere presenti. La Federazione peruviana, ma anche i capitani delle altre formazioni. Guerrero oggi era in campo ed ha siglato lo 0-2 in Australia-Perù. Il Mondiale 2018 finisce male per la nazionale di Lima, ma la storia di Guerrero ha un lieto fine. L’attaccante – riferisce Opta – è il terzo giocatore sudamericano più anziano a segnare nella storia dei Mondiali (34 anni e 176 giorni), dopo l’uruguaiano Obdulio Jacinto Varela (36 anni, 279 giorni) e l’argentino Martin Palermo (36 anni, 227 giorni).

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