Svezia, insulti e minacce di morte a Jimmy Durmaz: c’è chi lo chiama ‘suicida esplosivo’

Hanno minacciato di la famiglia di Jimmy Durmaz, uno dei protagonisti della Svezia in questo Mondiale di Russia 2018. Insulti razzisti, neanche quelli sono mancati, e offese che riguardano la sfera personale del giocatore. Evidentemente, ai tifosi non è andata giù la sconfitta della Svezia contro la Germania al Mondiale di Russia 2018. Certo, è stata dura: quel gol arrivato all’ultimo minuto di recupero ha lasciato tutti senza parole. C’è stato anche qualche ‘problema’, infatti, con lo staff tecnico della Germania: in molti hanno lamentato la totale mancanza di fair play. Stessa motivazione che ha scatenato la reazione furibonda dei tifosi sui social network e una mini-rissa nel finale di gara. Tutti, poi, si sono rivoltati contro Jimmy Durmaz, colui che praticamente ha commesso il fallo da cui è scaturita la punizione trasformata da Kroos nella rete del raddoppio.

Perché tutto questo odio?

Non si capisce. Davvero, non si può immaginare come ci si possa letteralmente inferocire contro un calciatore solo perché ha commesso un fallo. E’ stato necessario addirittura l’intervento della Fifa che ha provveduto a censurare ed eliminare migliaia e migliaia di messaggi tra i commenti più violenti. Anche la squadra si è sentita mossa dalla volontà di circondare d’affetto il calciatore che è stato definito dai ‘leoni da tastiera’ un “suicida esplosivo”: chiaro riferimento all’origine siriaca-ortodossa della sua famiglia.

Come si può arrivare a tutto questo? L’umanità sà veramente come essere cattiva. Eppure, il calcio dovrebbe essere un momento d’aggregazione, come tutti gli altri sport. Infuriarsi in questo modo, tra l’altro, con un connazionale è veramente raccapricciante. Jimmy ha anche risposto a tutte quelle offese con poche ma significative parole: “Sono un giocatore di calcio e ricevere critiche fa parte del gioco – così ha detto Jimmy nel corso dell’ultima conferenza stampa – Ma essere chiamato suicida-esplosivo, minacciare la mia famiglia, i miei figli ed essere minacciato io stesso di omicidio è assolutamente inaccettabile. Sono svedese e con orgoglio indosso la nostra maglia e la nostra bandiera. A tutte queste persone dico ‘Fuck Racism’. Per fortuna ce ne sono anche tante altre meravigliose che combattono l’odio”.

 

 

 

Impostazioni privacy