Il racconto da brividi di Higuain: “La malattia di mia madre un incubo, fui vicino a lasciare il calcio”

Gonzalo Higuain, attaccante della Juventus, torna a parlare del suo passato che non è stato poi una passeggiata. Al di là delle polemiche, delle critiche e quant’altro, il Pipita ha un trascorso abbastanza difficile e almeno in questo bisogna rendergli merito se è riuscito ad usciren: “La malattia di mia madre è stata una cosa terribile, fui vicino a lasciare il calcio. Ho proseguito perché me lo disse lei. Amo il calcio, ma lei veniva prima di tutto. Nel calcio come nella vita serve avere al fianco brave persone, perché quando smetti di essere un calciatore vieni ‘scartato’”. Poi, infine, ha concluso: “Di solito le critiche vengono rivolte ai migliori. Ti attaccano per il gol che non hai segnato, ma non per i 300 che hai fatto. I goal più belli mai segnati comunque sono mia figlia e mia moglie”.

Capitolo Napoli…

Nonostante il rapporto non proprio idilliaco con i tifosi del Napoli, va ricordato che Gonzalo Higuain ha vissuto tre stagioni a Napoli che lo hanno riportato ad altissimi livelli dopo le annate non troppe entusiasmanti di Madrid.  Il Pipita, che ha parlato in Argentina a “TNT Sport”, ha detto:  “Mi sono trasferito a Napoli perché so l’importanza che questa squadra ha in Argentina. Volevo aiutarla a crescere e, in parte, credo di averlo fatto. Poi ho preso una decisione che credevo fosse la migliore per me. L’odio che ha causato questa scelta è colpa dell’amore che avevano per me”.

Con la maglia del Napoli Higuain ha messo a segno 91 gol in 146 apparizioni complessive diventando nuovamente un bomber di fama mondiale. Infine, sotto la gestione di Maurizio Sarri l’argentino mise a segno in una singola stagione di Serie A ben 36 reti superando il record precedente di Gunnar Nordahl.

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