Arbitro fischia un rigore inesistente: arrestato per abuso d’ufficio

Gli arbitri hanno il compito più duro su un campo da calcio. Soli contro ventidue uomini che cercano sempre la decisione più favorevole alla propria squadra. Gestire la tensione in campo per novanta minuti più recupero non è sicuramente semplice per nessuno. Tutti possono sbagliare, il calcio va avanti e si evolve proprio per migliorare. Il Var in Italia non ha diminuito le polemiche, ma almeno le ha trasformate portando una ventata di novità.

MILAN, ITALY – JANUARY 06: Referee Fabio Maresca checks the VAR during the serie A match between AC Milan and FC Crotone at Stadio Giuseppe Meazza on January 6, 2018 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Arbitro arrestato

Qualche volta, negli stadi più caldi, può capitare anche che un presidente scenda in campo con la pistola per lamentarsi di una decisione arbitrale. Tutto può succedere, non solo in Sud America dove gli animi si scaldano più facilmente. Un episodio davvero clamoroso è andato in scena in Serbia, dove un arbitro ha fischiato due rigori durante la gara di Superliga serba tra Spartak Subotica e Radnicki Nis. In palio c’è un posto in Europa League, il finale di campionato saà infuocato. Un rigore fischiato dal direttore di gara Obradovic era inesistente: adesso per il 41enne cominciano i guai. Secondo quanto riferito dai media locali, l’arbitro è indagato per abuso d’ufficio ed è stato arrestato. Nessun tocco di mano in area, una decisione imparziale e l’accusa di essere stato corrotto. Nei prossimi giorni comincerà il processo, ma l’uomo era già stato aspramente criticato quando tempo fa decise di fare da sponsor ad un’agenzia di scommesse online.

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