L’ex Milan Robinho condannato per stupro: i dettagli shock della sentenza

Il Milan affronterà nel prossimo turno di Europa League l’Arsenal di Arsene Wenger. Una gara complicata per i rossoneri, che hanno pescato una delle avversarie più insidiosa delle urne del sorteggio europeo. Ci sono sei precedenti tra le due formazioni, abituate a sfidarsi su palcoscenici più prestigiosi. Le squadre sono state a lungo presenze fisse in Champions League e proprio in Coppa dei Campioni nel 2011-2012 i rossoneri vinsero 4-0 in casa. Nel match di ritorno gli italiani persero 3-0 in Inghilterra ma riuscirono comunque a qualificarsi. Uno dei marcatori della goleada di San Siro fu Robinho.

Follia fuori dal campo

Il passato dell’attaccante brasiliano ha riservato più ombre che luci, come i clamorosi errori a porta vuota. Arrivato come un grande colpo di mercato, ha deluso le aspettative rivelandosi uno dei maggiori flop degli ultimi anni. Non è un caso che in tanti abbiano paragonato proprio a lui un Gabigol in difficoltà, altro che Ronaldo il Fenomeno… Le prestazioni in campo non sono state quasi mai brillanti, ma la vita privata lasciò ancora più perplessi. Il brasiliano esagerava con la vita mondana, esibendo un atteggiamento sbagliato durante gli allenamenti. A novembre fu accusato di stupro e condannato a nove anni di carcere, oggi spuntano nuovi dettagli sulla sentenza del Tribunale di Milano.

La sentenza

Il 33enne e l’amico Ricardo Falco, secondo il Giudice, hanno mostrato un “assoluto dispregio” per le condizioni della vittima della violenza di gruppo. La donna è stata infatti “esposta a ripetute umiliazioni e chiamata con epiteti e termini spesso crudi e sprezzanti, segni inequivocabili di spregiudicatezza e quasi di consapevolezza di una futura impunità“. Questo atteggiamento che non è stato perdonato dal Tribunale: Robinho adesso è davvero nei guai, soprattutto perché la donna era ubriaca e in stato di incoscienza. La sua permanenza in Brasile difficilmente potrà evitargli il carcere.

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