Cacciatore chiede scusa: “Gesto sbagliato”

Il gesto delle manette fatto all’arbitro Maresca durante Chievo-Juventu costerà caro a Cacciatore. Il calciatore ha lasciato la propria squadra in 9 uomini nell’ultima mezzora di gioco a causa della precente espulsione di Bastien per somma di ammonizioni. Non è la prima volta che assistiamo a gesti del genere. Nel calcio, soprattutto quello italiano, ci sono precedenti importanti. Infatti, non solo Mourinho fece quel gesto all’arbitro, bensì anche Tonelli.

Il provvedimento

Il calciatore gialloblu rischia fino a tre giornate di squalifica. Questa è la sanzione che potrebbe colpire il giocatore del Chievo dopo quanto accaduto sabato sera. Si tratterebbe, così, della stessa punizione che tempo fa il giudice sportivo diede a Mourinho quando mimò il gesto delle manette all’arbitro Tagliavento durante un Inter-Sampdoria.

Come sicuramente ricorderanno in molti, l’allenatore portoghese era intento a protestare per l’espulsione di un suo giocatore: scontò 3 turni di stop e un’ammenda di 40mila euro.

Ma non è finita. Nel 2016, infatti, si ripete lo stesso episodio: l’allora difensore dell’Empoli, Lorenzo Tonelli, imitò Mourinho dopo essere stato espulso per doppia ammonizione. Anche a lui toccarono 3 giornate di squalifica.

Le scuse

“Chiedo scusa pubblicamente per il gesto fatto è stato un enorme errore… chiedo scusa ai miei compagni, al mister, alla società, ai nostri tifosi e agli amanti del calcio. Sicuramente è un gesto sbagliato, da non fare, un esempio che un professionista non dovrebbe dare. Mi spiace aver messo in difficoltà i miei compagni che stavano lottando dal primo all’ultimo minuto… il mio è stato uno sfogo impulsivo e come giusto l’ho pagato caro… scusate”.

Questo il messaggio del ragazzo su Instagram

 

Impostazioni privacy