Hamsik: “Il numero 17 mi ha portato fortuna, ho discusso spesso con De Laurentiis”

Il Napoli è primo in classifica e vive il sogno scudetto, pronto ad immergersi nella seconda parte del campionato. Una stagione da ricordare per il gruppo e soprattutto per il capitano Marek Hamsik, che ha superato il record di reti di Diego Armando Maradona. Lo slovacco, miglior bomber di sempre nella storia partenopea, si è raccontato ai microfoni del Corriere dello Sport: “La mia speranza si chiama scudetto. E’ la mia, è quella dei tifosi, di De Laurentiis, dei compagni di squadra. E credo sia anche l’augurio di chi ama il calcio perché giochiamo in maniera meravigliosamente bella e penso che meriteremmo di vincerlo“.

Cuore azzurro

Hamsik negli anni è stato sempre molto ricercato, ma ha giurato eterno amore alla squadra azzurra: “Quando sono stato tentato da Juventus e Milan non ho mai vacillato. Un po’ non mi sentivo pronto, un po’ non volevo andare via da questa città. Professionalmente e umanamente oggi mi sento realizzato. Credo, anche se il calcio non spinge a previsioni, che la mia carriera dovrà finire qui al Napoli“.

Un piccolo aneddoto poi sul numero di maglia, considerando che il 17 è per tradizione un numero sfortunato: “Io non sono scaramantico e quel numero lo sento mio: quando arrivai, nel 2007, io che sono nato il 27, avrei preso la numero 7, che venne presa però dal Pocho. Allora, dissi vada con il 17. E’ diventato il mio portafortuna, mi ha portato, statisticamente e solo statisticamente, oltre Maradona, il più grande di tutti i tempi”.

Marek e il presidente

Sul rapporto con De Laurentiis: “Non so quanti calciatori possono godere del privilegio che ho io e cioè confrontarsi direttamente, senza filtri e senza condizionamenti, con il proprio presidente. Le discussioni non sono mai mancate ma sempre nel rispetto reciproco e il mio percorso qua a Napoli e’ la conferma di una stima che si e’ radicata negli anni“.

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