La favola dell’Ostersunds, oggi in Europa League non senza un pizzico di sana ignoranza [VIDEO]

Il calcio regala sogni, favole da raccontare, storie da tramandare di padre in figlio. L’abbiamo imparato col Leicester e con tante altre realtà che ci hanno regalato momenti magici. Stavolta, qualcosa di incredibile è capitato all’Ostersunds Fotbollsklubb.

LA STORIA

Nel 1996, questo club nemmeno esisteva. Poi, nel 2010 abbiamo cominciato a vederlo nelle serie dilettantistiche della Svezia. Così, all’improvviso, scopriamo che l’Ostersunds è addirittura arrivato in Europa League. Non è così semplice, non è accaduto tutto da un giorno all’altro. Alle spalle ci sarà sicuramente tanto, ma tanto lavoro. Per noi, però, tutto sembra arrivato come dallo spazio.

Ci vuole passione

Così come in ogni cosa, anche nel calcio l’ingrediente segreto è la passione. E di passione ne ha avuta tanta Daniel Kindberg, l’attuale presidente del club: “Ricordo che avevo deciso di mollare, non riuscivo a concepire certe cose ma un giorno ho sentito bussare alla mia porta ed erano i giocatori che mi pregavano di tornare. Mi dissero che senza di me avrebbero chiuso tutto. Ci pensai per qualche giorno e alla fine decisi di tornare: avevamo soltanto uno stadio, pochi tesserati e un budget annuale di 300.000 euro”.

E soprattutto mancava l’allenatore, la cosa più importante. Kindberg decise di scommetere su un certo Graham Potter , un professore inglese dell’università di Leeds che inizialmente non aveva alcuna intenzione di trasferirsi in Svezia.

 

Ieri, l’Ostersunds ha battuto lo Zorya per 2-0 e si è praticamente qualificato per la fase successiva a quella a gironi. Un risultato pazzesco, che fa brillare gli occhi dei tifosi. Risultati del genere possono anche farti ‘impazzire di gioia’ ed è in momenti come il fine partita che si può scatenare l’ignoranza vera. Guardate, infatti, cosa hanno combinato i giocatori della squadra svedese:

 

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