Maradona attacca Icardi: “Ecco come è tornato in nazionale”

Diego Armando Maradona ieri ha compiuto 57 anni, ma non ha voglia di fermarsi. Il Clarin lo ha intervistato e lui ha attaccato il CT dell’Argentina Jorge Sampaoli: “Non mi piace chi vende fumo. Non dimentico che quando ero in Croazia a guardare la finale di Coppa Davis mi chiamò Sampaoli per fare un progetto insieme a Siviglia. Una volta chiamato a guidare la Nazionale non si ricorda nemmeno come mi chiamo. E con la gente falsa, mediocre e che si crede più grande di quanto non sia non avrei mai lavorato. Non vado d’accordo con lui, né con il presidente federale Tapia, che mi ha promesso una cosa e ne sta facendo un’altra“.

Capitolo convocazioni

Non poteva mancare la critica per i calciatori chiamati per i prossimi impegni. Maradona ci è andato giù duro: “Sono il più argentino di tutti e non ho intenzione di andare contro il mio Paese. Mi hanno minacciato e più di uno mi ha detto che mi avrebbero ucciso. Non ho paura. Con l’Ecuador hanno chiamato un Icardi infortunato nonostante avessero Higuain, che ha sempre fatto gol. Va bene, non ha giocato. Però era lì. Non si può lasciare fuori dalla lista Aguero e convocare un Pata de lana“. Per chi fosse poco abituato agli insulti in spagnolo, un pata de lana è uno che ruba la donna ad un amico.

Icardi è quello con la moglie che vuole entrare nel mondo del calcio e diventare sua rappresentante. Quello che gioca a pallone con i figli di Maxi Lopez… Io conosco bene la storia: ha chiamato Bauza tre volte, ha chiamato Martino quattro volte… Me lo hanno raccontato gli stessi tecnici o i loro assistenti. E non so quante volte Wanda Nara avrà chiamato Sampaoli. E’ tutta una porcheria“.

 

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