Quando arrivi in Serie A, ma guadagni una miseria: lo strano caso di Chiesa e non solo

Il sogno di ogni ragazzo è fare il calciatore e arrivare in Serie A. Fama, donne, roba gratis e soprattutto soldi con la pala. Certo, poi c’è l’orgoglio, la passione etc… Ma i soldi ragazzi, i soldi sono quelli che muovono (quasi) tutti i calciatori. Pensate alla gioia del giovane Federico Chiesa, figlio d’arte di Enrico, quando è passato in prima squadra con la Fiorentina.

Stipendio misero

Nel caso di Chiesa l’emozione è stata più per vestire la maglia viola da titolare che per i soldi. Il motivo di questa anomalia è molto semplice: lo pagano una miseria. Specifichiamo: una miseria in relazione ai parametri della Serie A e del calcio moderno dove anche Antonio Donnarumma si becca un bel milione di euro l’anno per scaldare la panchina. L’esterno viola  al momento guadagna “solo” 400 mila euro l’anno, forse un po’ pochi per uno che ha scalato le gerarchie di tecnici e tifosi fino a diventare insostituibile. Le cose potrebbero presto cambiare: la Fiorentina non vuole perdere Chiesa per nessun motivo ed è pronta ad offrire un bel rinnovo del contratto con uno stipendio di qualità. Finalmente si finisce con la vita da poveri e si cominciano a comprare auto di ogni colore esistente al mondo. L’importante è che non compri una macchina verde, sono davvero brutte le macchine verdi! Stella cifra per il terzino del Toro Antonio Barreca, ottimo anche per il fantacalcio.

Se siete in Serie A e vi pagano comunque con l’elemosina provate a scegliere Mino Raiola come procuratore oppure sperate che vi compri un top club a caso, come successo a Maksimovic. Da più di un anno a Napoli, pagato per fare numero e tenere al caldo la panchina…

Giocatori sfortunati

Il dilemma è uno solo: meglio titolare povero o panchinaro ricco? Maksimovic è sicuramente un panchinaro ricco, ma ci sono tanti titolari poveri nelle squadre medio-piccole. Ad esempio la rivelazione Barella del Cagliari o l’affidabile Hateboer dell’Atalanta… Tra i meno pagati Chibsah del Benevento e Lirola del Sassuolo, tanto per dirne due che non guadagnano più di 200 mila euro. La risposta che diamo noi è questa: non importa se ricco o povero, se titolare o panchinaro. L’importante è essere ignorante!

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