Confederation Cup, i problemi dell’arbitro e la VAR: che gaffe

Video assistant referee. Il mondo del calcio si rivoluziona, chissà quante risate l’anno prossimo in Serie A. La VAR, la tecnologia che si fonde con il gioco più antico del mondo. Ma non sempre le innovazioni riescono al primo colpo e la Confederation Cup ne è una dimostrazione. Gli arbitri andranno al manicomio e saranno linciati ma solo in 4 casi: assegnazione di un rigore, espulsioni, assegnazione di un gol e/o scambi di persona. Preparate mazze, bastoni, pistole, bombe a mano, mitra che ISIS levati proprio. Inoltre sarà bene che scaldiate la voce perché siamo sicuri partiranno cori del tipo: “Arbitro venduto”, “arbitro co***to” e chi più ne ha più ne metta.

Cosa è successo nella Confederation Cup?

Ultima partita dei gironi della Confederation Cup. Germania-Cameroon, quando succede qualcosa ci sono di mezzo sempre i crucchi. Mancano 20 minuti al termine del match quando l’arbitro Rondan fischia un fallo. Fin qui tutto regolare direte voi ma…

Viene ammonito Siani, nonostante il fatto che il duro intervento fosse stato commesso da Mavouka. Ed ecco intervenire la VAR. L’arbitro viene richiamato a bordocampo per controllare l’accaduto e segnala che il fallo è da cartellino rosso e non da giallo. L’espulsione è ai danni di Siani, che è del tutto estraneo alla vicenda. Il direttore di gara effettua un ulteriore controllo accedendo allo schermo a bordocampo. Dopo 4 minuti e 10 secondi Rondan si accorge dell’errore (Montolivo sarebbe stato più veloce). Alla fine il cartellino viene mostrato a Mavouka (autore del fallo) e ritirato a Siani.

Si tratta della prima volta nella storia che è stato allontanato dal campo un giocatore con l’ausilio della VAR. Un piccolo parto insomma. Chissà quante ne vedremo nel prossimo campionato di situazioni simili…

In conclusione i crucchi allenati da Löw hanno raggiunto le semifinali e sono fortunati che non ci sia l’Italia.

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